FESTA DIOCESANA DELL'ADESIONE
SABATO 6 DICEMBRE 2014
ORE 16.00 - AUDITORIUM DIOCESANO CASA DI NAZARETH - RIZZICONI (RC)
La nostra passione per la Chiesa e per il Paese
di Maria Grazia Vergari*
(dal sito www.azionecattolica.it)
- Aderire. Un gesto personale, libero, semplice, che ha un valore grande. È un gesto che dice la condivisione piena di un grande ideale, l’accoglienza di una chiamata che è sogno e concretezza.
Ci sono. Aderire è il modo con cui ciascuno di noi dice ci sono; ci sono nel solco di una tradizione di innumerevoli testimonianze di cristiani grandi nella fede. Sono tantissimi: Mario Fani e Giovanni Acquaderni, Armida Barelli, Piergiorgio Frassati, Giuseppe Lazzati, Carlo Carretto, Gianna Beretta Molla, Vittorio Bachelet… Testimoni che prendono in mano la loro vita assumendosi responsabilità nella Chiesa e nella città.
Dentro questa storia ci sono anche tante persone che abbiamo incontrato, semplici soci, educatori che ci hanno accompagnato nella fede e ci hanno saputo comunicare la passione per l’Ac. Oggi ci sono io con la mia storia, la mia passione per la Chiesa, l’amore per questo tempo. Ci sono portando la ricchezza della mia vita, in qualsiasi momento e condizione essa sia, che diventa ricchezza e forza per tutti. Con l’adesione oggi, nella semplicità quotidiana delle mie scelte concrete, dentro le gioie e le fatiche, testimonio il quotidiano impegno a vivere il mio Battesimo. E lo consolido, raccontandolo e condividendolo! Aderire ci chiede, oggi, di riscoprire il gusto dell’appartenenza personale e saperlo raccontare: quale forma più efficace di promozione associativa! Ci chiede di raccontare l’adesione come passione per la vita e per il Vangelo, come scelta che ci impegna a rendere belle, accoglienti e vive le nostre comunità, come servizio associativo vissuto con gioia, serenità, gratitudine, creatività.
Ci siamo per le nostre comunità. La nostra adesione è anche un dono per le nostre comunità. Ribadisce la volontà di un servizio associato nelle comunità a cui ci sentiamo “dedicati”. Prima ancora che un fatto organizzativo, l’essere associazione testimonia che il carisma dell’Ac è comunitario e dice la bellezza di camminare insieme, il gusto della fraternità, l’essere dentro le nostre comunità con lo stile della corresponsabilità e della comunione.
Ci siamo, allora, nelle nostre comunità “normali”, con le gioie e le fatiche, ma con la passione di portare uno stile, di offrire luoghi di discernimento autentici, di rimanere e spendere il tempo nelle situazioni della vita che chiedono la nostra presenza o una nostra riflessione, con una testimonianza luminosa e rispettosa. C’è un forte bisogno di Vangelo e un desiderio di casa, di relazioni vere e familiari in cui si sperimentano, come stile, la bellezza e la tenerezza.
Aderire ci chiede, oggi, di interrogarci sulla capacità di essere associazione radicalmente popolare, in grado di camminare con la gente, intercettare la vita, avere cura dei legami, lasciare liberi, creare le condizioni perché il Signore operi.
Ci siamo per le nostre città. Adesione dice la volontà di esserci per e nelle nostre città con lo stile del dialogo e della ricerca comune, così come insegnato dal Concilio. Aderire dice, in un contesto di egoismo e indifferenza, il desiderio di richiamare alla forza del noi, la volontà di crescere insieme, fianco a fianco, tra persone di tutte le età, con percorsi condivisi di crescita umana e cristiana, in un reciproco prendersi cura. Un esserci che ci chiede un radicamento dentro i nostri territori, capacità di creare sinergie con altri attori sociali, promuovendo luoghi di dialogo e confronto con tutti.
Aderire ci chiede, oggi, di compiere passi per stare dentro le “periferie”, sapendo anche affrontare contenuti scomodi e sapendo coniugare la territorialità e la quotidianità della vita delle persone. Ci chiede attenzione ai temi della vita del Paese: i temi del lavoro, del bene comune, della giustizia, dell’ambiente. Ci chiede di prenderci cura delle fragilità vecchie e nuove, da accompagnare con il «ritmo salutare della prossimità», come ci invita a fare papa Francesco.
Ci siamo… fedeli e creativi!
*Vicepresidente nazionale Ac per il Settore Adulti
Eccoci, ci siamo, siamo l’Azione cattolica, presente in seimila parrocchie d’Italia per prestare un servizio formativo importante all’interno delle comunità cristiane, nella quotidianità e nell’ordinarietà della vita di ciascuno. Come abbiamo scritto nel messaggio al termine della XV Assemblea nazionale «noi ci siamo, nei piccoli centri di mare o di montagna, come nei grandi conglomerati urbani, nei quartieri dove straripa il malaffare e nelle cittadine operose e produttive.
Ci siamo per sostenere la ricerca di senso e speranza che alberga nel cuore di ciascuno. Ci siamo per costruire “sentieri di gioia” con i ragazzi, i giovani e gli adulti dei nostri territori. Ci siamo per testimoniare l’amore privilegiato di Dio verso chi si sente vinto dalle difficoltà, in particolare i giovani senza lavoro, le famiglie in crisi, gli anziani soli, gli immigrati sfruttati, i poveri senza speranza».
Per chi vuole aderire all'AC
"L'appartenenza all'Azione Cattolica Italiana costituisce una scelta da parte di quanti vi aderiscono per maturare la propria vocazione alla santità, viverla da laici, svolgere il servizio ecclesiale che l'Associazione propone per la crescita della comunità cristiana, il suo sviluppo pastorale, l'animazione evangelica degli ambienti di vita e per partecipare in tal modo al cammino, alle scelte pastorali, alla spiritualità propria della comunità diocesana." (STATUTO dell'AC art. 15.1)
Aderire all'AC significa scegliere di vivere da laici la propria chiamata alla santità, partecipando attivamente alla vita dell'associazione quale piena esperienza di Chiesa.