VEGLIATE

I domenica di Avvento

Vangelo secondo Marco (13,33-37)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.

Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all'improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».

 

Questo brano, tratto dal cap. 13 di Marco, è “pietra angolare” tra il discorso che Gesù fa ai suoi Discepoli e alla folla sulle ricchezze terrene (cf. cap. 12) e la Pasqua, ricchezza di fede, che vive con i Dodici (cf. cap.14).

Dopo aver presentato la grande tentazione di legare il proprio cuore ai beni terreni, i quali non permettono all’uomo di elevare lo spirito, il Cristo addita come modello per tutti noi la Vedova di Nain, la sola capace di versare nell’oro del tempio tutto quello che possiede per fidarsi così solo di Dio e della sua provvidenza. Ecco il vero senso della vita: spogliarsi di tutto come unica via di “liberazione”, “Passaggio”, “Pasqua”.

Vegliate perché non sapete perché il richiamo di Gesù alla vigilanza? cosa dovremmo sapere? Non sapete quando è il momento! Il momento del resoconto finale, quando verrà chiesta ragione del proprio “compito”. È vero che c’è lì la sentinella che deve lanciare l’urlo all’arrivo, ma se c’è la pesantezza del sonno, la stanchezza del “vivacchiare”, difficilmente quell’urlo si udrà. Il padrone, che potendo scegliere di rientrare nelle diverse ore della notte, arriverà all’improvviso e quando meno lo pensiamo. Quel servo che avrà fatto tutto quello che doveva fare (cf. Lc 17,10), non avrà paura! Si presenterà al padrone con la gioia dell’incontro perché tutto è pronto. Alle parole “Alzati, ti chiama, lascerà il mantello o la coperta e balzerà (cf. Mc 10,46-52) e sarà pronto a servirlo e a rendere conto del suo lavoro. Vigiliamo e stiamo attenti perché ogni momento può essere “il tempo favorevole” perché Cristo ci chieda conto della nostra vita e della nostra Fede.

Don Mino

Assistente Unitario AC


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